N1-methylpseudouridylation of mRNA causes +1 ribosomal frameshifting
Articolo dell'Unità di Tossicologia dell'Università di Cambridge, pubblicato su Nature il 6 dicembre 2023. Opera di plagio dell'articolo BNT162b2 Vaccine: Possible Codons Misreading, Errors in Protein Synthesys and Alternative Splicing's Anomalies uscito in data 5 febbraio 2021 su International Journal of Antivirals and Antiretrovirals di Longdom editore
Articolo di ricerca uscito da poco e pubblicato su Nature, palesemente condotto e sviluppato plagiando la ricerca pubblicata ben 3 anni prima, il 5 febbraio 2021, su International Journal of Antivirals and Antiretrovirals by Longdom Publisher.
Si sono limitati ad eseguire la sperimentazione di laboratorio e studio controllato su pazienti convalidando ciò che ho già affermato nel mio "BNT162b2 Vaccine: Possible Codns Misreading, Errors in Protein Synthesis and Alternative Splicing's Anomalies", il tutto senza ombra di citazione, riferimento o qualsiasi tipo di menzione alla sottoscritta e al mio progetto di ricerca, completamente autofinanziato e condotto a proprie sole spese, a favore della comunità scientifica e della popolazione.
Paradossalmente, tuttavia, ho ricevuto screditamento da molti e nessun riconoscimento di merito o altro, mentre i ricercatori dell'Unità di Tossicologia dell'Università di Cambridge hanno ricevuto sovvenzioni, quindi un compenso economico di natura consistente, garantite al fine di finanziare uno studio innovativo, non lo sviluppo di un articolo basato su affermazioni già scritte nero su bianco ben 3 anni prima, senza nemmeno dare merito alla fonte d'ispirazione.
Anche peggio la giornalista Cristina Da Rold che ha scritto l'articolo relativo su "Le Scienze", ancor più simile per termini utilizzati, concetti e nel complesso intero, al mio articolo anche tradotto in italiano dalla Dott.ssa Loretta Bolgan, incluso anche nel suo libro divulgativo intitolato "Vaccino Covid-19: Le Piattaforme Innovative a mRNA - Parte I" alle pagine: 65-68.
https://www.lescienze.it/news/2023/12/21/news/mrna_proteine_indesiderate-14660076/
Consiglio di rivedere le basi gettate sulla questione e gli argomenti trattati, dando il giusto merito a chi ha contribuito un bel po' di tempo prima, ovvero Dr.ssa Kira Smith MD, MSc in Experimental Medicine and Forensic Pathology, Novara (NO) ITALY.
Articolo scritto da Cristina Da Rold pubblicato su Le Scienze il 21 dicembre 2023 e relativo all'articolo apparso su Nature il 6 dicembre 2023
Qui sotto è invece possibile osservare la traduzione dell'articolo originale a cura della Dott.ssa Loretta Bolgan (biologa, microbiologa e docente di biologia molecolare, ricercatrice e divulgatrice medico-scientifica di rilevanza nazionale e internazionale), pubblicato come prima data il 05 Febbraio 2021 su International Journal of Antivirals and Antiretrovirals dell'editore Longodom anche accessibile al link di ResarchGate:
https://www.researchgate.net/publication/355439153_Possibili_disregolazioni_della_sintesi_proteica_con_vaccino_Pfizer_BNT162b2
E' pertanto stato richiesto direttamente al Team che ha sviluppato l'articolo di ricerca un riconoscimento del merito e un compenso di natura economica, dato l'accesso avuto dai membri dell'Università di Cambridge ai finanziamenti dai grants per effettuare una scoperta, ma non si tratta di tale merito poiché le medesime affermazioni erano state enunciate nell'articolo del 5 febbraio 2021 di Kira Smith, anche se a causa della presenza di conclusioni descrittive delle possibili conseguenze a medio e lungo termine causate dall'inoculazione dell'mRNA del vaccino Covid BNT162b2, prospettate come criticamente allarmanti, a fronte della neutralità dimostrata invece dai ricercatori di Cambridge che hanno, al contrario, stabilito in conclusione che vi è ugualmente una risposta immunitaria dell'organismo in conseguenza di frameshifting, ovvero della produzione di proteine errate, quest'ultimo studio ha avuto riconoscimenti internazionali ed elogi da parte di professori di altri Atenei, oltre ai ringraziamenti di Pfizer stessa, che ha dichiarato di sfruttare questo studio per rimediare in futuro alla problematica esposta, ovviamente dimostrando di aver PRIMA somministrato a miliardi di persone il vaccino, senza aver chiare le conseguenze e i possibili errori di ottimizzazione del codone effettuate in fase di ingegnerizzazione dell'mRNA, e DOPO cercare di fixare il problema emerso, per quanto riguarda IL FUTURO e i prossimi prodotti che introdurrà sul mercato.
Tra l'altro, se è vero che vi è una risposta immunitaria da parte del corpo ricevente l'mRNA, non si può dire che sia appropriata all'immunizzazione dal virus Sars-CoV-2, trattandosi per l'appunto di elementi prodotti in modo differente dalla designata proteina S Spike, quindi in modo assolutamente inutile ai fini della prevenzione della forma grave della malattia in seguito alla contrazione del virus Covid19, ma come mero tentativo di espellere quanto di sbagliato viene prodotto dal meccanismo ribosomiale, che esegue le istruzioni contenute nell'mRNA in maniera errata: se è corretto che per ogni base azotata ci sono più sinonimi, è anche vero che non tutti i sinonimi risultano essere adatti se introdotti dove e come capita, ma ci sono chiare procedure che rendono la sequenza maggiormente a rischio di errori durante la lettura, traduzione ed esecuzione delle informazioni contenute nell'mRNA, con possibile produzione di prioni, proteine infette che causano gravi danni all'organismo; questo perché non possono essere violate leggi biologiche esistenti e conosciute, ma ignorate, si ipotizza, a causa della fretta con la quale hanno realizzato i vaccini contro l'imperante pandemia, fortemente richiesti con pressione da tutti gli Stati del mondo occidentale.
Il primo studio ha invece ricevuto soltanto critiche, discretito e accuse all'autrice dello stesso, dai quali è evidente l'ipocrisia del mondo accademico, della ricerca e della produzione farmacologica mondiale, oltre che dei governi degli Stati stessi.